In questo periodo tristemente caratterizzato sia a livello nazionale sia a livello locale da una notevole disumanità al potere vorrei dedicare l’8 marzo alle 24 ragazze nigeriane che verranno portate via da Lavarone, al loro sogno infranto di una vita serena, lontana dalle difficoltà e dalla violenza, al loro aver voluto e saputo dimostrare come una buona, in tutti i sensi, politica dell’immigrazione, possa creare relazioni positive tra le persone e diventare risorsa, anche economica, per il nostro territorio provinciale. Non posso poi non ricordare, in questo 8 marzo 2019, tutte le donne che subiscono la violenza maschile. Non avrebbero meritato, e grande è la mia indignazione per questo, di assistere né alla surreale performance di un’assessora alle pari opportunità che blocca il percorso di educazione a corrette relazioni di genere nelle scuole trentine, uno dei rari strumenti di prevenzione della violenza maschile sulle donne, né all’altrettanto surreale decisione di un tribunale di Bologna di dimezzare da trent’anni a sedici la pena per un uomo che ha ucciso la propria compagna, perché lo avrebbe fatto in seguito ad “un impeto di passione e di gelosia”. Vorrei ricordare infine che l’8 marzo la nostra associazione, il Coordinamento Donne Onlus, nata l’8 marzo 1989, compie trent’anni. Trent’anni di impegno per i diritti delle donne, di valorizzazione del loro fare, di difesa delle donne dalla violenza maschile. Trent’anni che ci hanno rese sempre più consapevoli che i diritti delle donne non si possono mai dare per scontati, assunto che, mai come in questo periodo, corrisponde al vero. Constatiamo però con piacere che sempre più giovani donne ne sono consapevoli e agiscono di conseguenza.
Delia Valenti
Coordinamento Donne Onlus